Dott. Chiti,  lei è responsabile scientifico di una delle eccellenze della Toscana, la Fisiostandard srl. Di cosa si occupa?

«Come si intuisce dal nome, Fisiostandard è un’azienda che offre un servizio di fisioterapia: la nostra mission è di offrirla con un alto standard di qualità. Nasce in Toscana 5 anni fa ed è attiva soprattutto nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. Da sempre si occupa di fisioterapia domiciliare, un settore molto importante visto che spesso va a servire i pazienti più fragili come chi ha subito un intervento o una malattia debilitante o semplicemente perché anziano.»

Ho capito, in questo periodo risulta difficile pensare di poter affrontare un percorso di fisioterapia che implica spesso il contatto manuale: come si può fare la fisioterapia durante questa epoca di distanziamento sociale?

«Non è facile, glielo assicuro, e comporta molti passaggi faticosi per garantire la sicurezza, ma è possibile fare un ottimo lavoro attuando dei cambiamenti rispetto alle abitudini che avevamo sino ad ora. Abbiamo definito una procedura che mette in sicurezza sia i nostri pazienti che i nostri fisioterapisti. Intanto bisogna sfruttare al massimo i sistemi di trattamento a distanza, di tele-riabilitazione, che abbiamo a disposizione, in primis la video chiamata.

E’ così che avete mantenuto i programmi fisioterapici in essere durante il lockdown?

«Esatto, essendoci dotati di validi strumenti e tecniche di tele-riabilitazione, condivisi con i nostri pazienti, abbiamo potuto aiutarli a proseguire il loro percorso e a non perdere i risultati ottenuti. Con queste pratiche è possibile ridurre di molto, anche se non completamente, le sedute fisiche in presenza senza perdere in qualità né soddisfazione, anzi, una volta partiti con il nuovo metodo i pazienti apprezzano molto l’agio di non doversi spostare da casa, vi è per loro un grande risparmio di tempo e di fatica.»

Interessante, ma per le valutazioni e sedute in presenza come fate a garantire la sicurezza?

«Come ormai sappiamo le vie di contagio del Coronavirus sono due, entrambe legate alle goccioline (droplets) di saliva che possono uscire dalle vie aeree: 1) tramite droplets di dimensioni medio-grandi che ricadono nelle superfici circostanti e 2) tramite i droplets più piccoli di 5 micron che rimangono in sospensione in aria (sono un aerosol) e possono viaggiare anche a distanza. Per quanto riguarda la prima via dobbiamo avere il pieno controllo su tutte le superfici con cui veniamo in contatto. Per le mani usiamo un doppio guanto, sostituendo quello esterno durante la seduta e mantenendo sempre quello sottostante, sanificandolo con il gel ad ogni cambio……

https://www.toscanaoggi.it/Toscana/La-fisioterapia-in-tempo-di-Covid-Si-puo-fare-ecco-come/(language)/ita-IT

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